lunedì 30 novembre 2009

Noi & l'Hog Inverno ..

Beh, …questa volta è stato anche troppo facile!.. Io che speravo di trovare condizioni meteo avverse, giusto per creare quella punta di difficoltà al giro del venerdì notte, non sono stato accontentato!!… ci siamo beccati una delle serate più calde dell’autunno in corso!..... Il termometro a mezzanotte, prima di arrivare a Bolsena, segnava 11° !! … ok .. la pioggia andava e veniva … ma non in gran quantità.Il percorso “segreto”, che ci portava appunto sulle sponde del lago laziale, è stato tutto sommato abbastanza semplice… ma forse il più adatto a portare una carovana di

giovedì 26 novembre 2009

..Hog Inverno .. pronti a partire?

Quale migliore occasione per scrivere il primo "vero" articolo di questo blog , se non trattando dell'Hog Inverno ... proprio alla vigilia della partenza!??
Partiamo dalla sua storia :...
Nasce nel 96 per "esigenze tecniche" e come naturale evoluzione di quello che era il mitico "pallequadre"; Mitico perchè, circa 20 anni fà, quando il buon Carlo Talamo lo inventò nell' 86 (o giù di lì), le harley "in giro" erano molte meno di adesso e i biker che frequentavano l'ambiente erano più temerari.. Senza nulla togliere agli harleysti di oggi,si capisca, ma indubbiamente quelli erano i pionieri di una passione ed uno stile di vita che adesso è molto più comune e facile da vivere...;
Pensate che 15 anni fa le Harley tecnicamente non erano come adesso, non c'era l'iniezione, non c'erano centraline, non esistevano silenblock, le mattine fredde c'era da smoccolare un bel po' prima che il bicilindrico si accendesse (sempre sperando di non scaricare la batteria o bagnare le candele) .... i guasti erano molto più frequenti e le officine specializzate molto rare.
L'idea del raduno nacque principalmente come desiderio di tirare fuori le moto dal box e girare la chiave dell’avviamento nel momento stesso in cui la maggior parte dei motociclisti stacca il cavetto della batteria e ripone la due ruote per il letargo invernale; dimostrare al mondo motociclistico che chi guida una Harley, soprattutto a quei tempi, è un personaggio strano, unico.
La formula era semplice .. ritrovo e partenza (per tutti) dalla concessionaria di Milano il venerdì dopo cena, itinerario notturno, destinazione sconosciuta svelata soltanto pochi istanti prima del via, arrivo in un albergo nel pieno della notte dove ad attendere i sopravvissuti c’era un fumante piatto di tortellini in brodo.. poi il mattino seguente altra tappa da raggiungere e poi rientro a casa… tutto qui, senza regole, senza scuse.. quando fuori fa freddo quando in giro non c’è nessuno…
Poi, con il passare degli anni e l'aumento dei partecipanti, non fu possibile proseguire con queste modalità ; Nacque la necessita' di trovare un punto di riferimento più centralizzato (nel senso geografico.. visto che i partecipanti giugevano sia da bolzano che da palermo), adatto ad ospitare ( e nutrire) ormai qualche centinaio di partecipanti e soprattutto non doversi accollare la responsabilità di guidare trasferimenti di centinaia di moto , su strade secondarie, magari con condizioni meteo avverse; Nacque quindi l' Hog Inverno.
Personalmente non mi posso vantare di aver mi fatto un palle quadre... sono anche io , pur sembrandomi un' eternità, harleysta "solo" dal 96 ..e quindi un "figlio dell'hog inverno" ... nato proprio quell'anno, ma orgoglioso di essermene perso solamente uno , quello del 97 per la precisione... collezionandone quindi ben 13, vedendone e vivendone tutti i passaggi, le evoluzioni, le critiche , i successi..
Ricordo il mio primo, traumatico, all'isola d'elba (traumatico perchè da novizio e inesperto biker arrivai con abbigliamento inadeguato ed il freddo e l'acqua passavano dal giubbotto che neppure mi sembrava di avere).. Passando poi per la lunga serie di edizioni svoltesi a Rimini ,al Moe's prima ed in seguito spostato al PalaFiera.. alle edizioni "spot" di Civitanova o Massa Carrara fino alle ultime di Roma.
Ma pur con alle spalle tutta questa esperienza, ho addosso anche stasera un' eccitazione tutta speciale pensando alla partenza di domani..
Oramai non guardo più neppure le previsioni del tempo.. non mi interessa.. la voglia di partire è molto più forte.. e forse invidio un po' chi, senza "carica" nel direttivo del chapter, parte con la strana sensazione che dà il non sapere dove si dorme al venerdi sera! .. si sà quando si parte ..non si sà quando (e dove) si arriva !
Si .. la segretezza della destinazione della prima sera...quella ,l'abbiamo ereditata dal palle quadre.. ed è lì che sta il segreto del successo di questo raduno (entrando nel dettaglio "tecnico" da direttore). Si ..perchè il raduno deve essere solo "la scusa" ; E' fondamentalmente l'incontro con tutti gli altri Hogger d'italia . Può riuscire bene, o male; la location può essere da mille e una notte o una comune balera, la cena di gran galà o salsiccia e fagioli ... non importa quanto e come si mangia, non importa che musica suonano ... l'obbiettivo è solo e soltanto quello di incontrare gli amici accomunati dalla passione per il bicilindrico di Milwaukee che abbiamo sparsi in lungo e largo per l' italia e che durante il periodo invernale perdiamo di vista; Quindi se sperate solo in una buona cena, del buon vino , della musica azzeccata ..magari avete sbagliato indirizzo.
Comunque , ripeto , questo è "un" punto di vista.. non il quadro reale ... lo ammetto!!..
.. si .. perchè magari io che frequento l'ambiente da un sacco di anni e ho un bel pò di amici da salutare non avrò il tempo di giudicare se la pasta è scotta o troppo al dente.... ma capisco che ci sono molti partecipanti al primo Hog Inverno, o relativamente nuovi dell' ambiente HOG ,che magari si aspettano qualche cosa in più! Niente che dipenda da carenze organizzative .. ma è come trovarsi in una discoteca dove non conosciamo nessuno e speriamo che qualche ragazza "venga" a presentarsi... non si può pretendere così tanto!
Ma è qui che entra in gioco il venerdi ! .. L'avventura partita la sera prima , magari (anzi meglio) se condita con pioggia, neve, freddo, difficoltà ed imprevisti .. fa giungere al sabato con una carica, una "voglia" ed un'energia ...diversa...! E soprattutto i "nuovi" avranno avuto tempo e possibilità la sera precedente di stringere amicizie con altri membri del chapter .. e come noto (il periodo della leva militare ne è un lampante esempio) le amicizie nate nelle situazioni più difficili sono quelle più durature ed è dalle avventure più estreme che trarremo le storie più avvincenti da poter raccontare ai nipoti...
A questo punto non mi resta che andar a tirar fuori il maglione pesante ... perchè come gli scout insegnano ...:
"non esiste buono o cattivo tempo, ... esiste buono o cattivo equipaggiamento"

.. a domani gente! ..

mercoledì 25 novembre 2009

Al passo coi tempi...

Ecco la novità !! il Blog Chianti Chapter !
A dire il vero le novità da qui a breve saranno molte.. il Chianti Chapter ormai gira sull'ordine degli oltre 400 iscritti.. e per far tornare tutto come si deve dobbiamo evolverci tecnologicamente.. e tra non molto presenteremo anche il nuovo sito internet, con molte novità e funzionalità interattive;
Sarà un piccolo "social network" .. oltre ad avere l'essenziale funzione di snellire il lavoro gestionale e contabile che sta alle basi della struttura chapter.
Comunque .... tra le tante novità c'era pure l'idea di far nascere un blog,utilizzandolo come surrogato di un forum pubblico (il cui utilizzo è vietato all'interno dei siti internet ufficiali dei chapters dallo statuto HOG ). La differenza sostanziale stà che in questo caso è il "chapter" o comunque soci "autorizzati" che scrivono gli articoli.. e non "chiunque" come succede nei forum ...
Bene.. questa era la premessa.... ora, all'atto pratico, questo blog inizierà a "vivere" ... chiediamo un po' di pazienza se all'inizio gli aricoli non saranno così frequenti .. ma pian piano.. cercheremo di renderlo il nostro "diario di viaggio"..

.. ci "leggiamo" on the road..

Walter